Che cosa comporta essere una donna in Italia? Il ruolo della donna nella società, è stato da sempre associato a quello della cura dei figli, della casa e della famiglia.

Uno stereotipo che ancora oggi opprime le donne e le relega a ruoli secondari anche nella propria carriera lavorativa.

Il modo in cui sono percepite e rappresentate in Italia nel contesto lavorativo, è spesso influenzato da una serie di fattori culturali, sociali e storici che contribuiscono a consolidare stereotipi di genere.

Alcuni di essi ancora persistono, come l’idea che siano più adatte a ruoli di cura e assistenza anziché a posizioni di leadership in cui, ad oggi, occupano solo il 25% .

Le donne guadagnano ancora in media il 20% in meno degli uomini per lo stesso lavoro.

La persistente disparità salariale tra uomini e donne può riflettere una mancanza di riconoscimento del valore del lavoro svolto dalle stesse.

Questo può a sua volta influire sulla percezione della loro competenza e sulle opportunità di avanzamento.

In molte aziende, le politiche e le pratiche lavorative potrebbero non essere sufficientemente inclusive, non affrontando esigenze specifiche che le donne necessitano nel contesto professionale.

La mancanza di politiche favorevoli alla conciliazione tra vita professionale e familiare, ad esempio, può rappresentare un ostacolo per l’avanzamento di carriera.

Affrontare la disparità di genere è un compito collettivo.
Solo attraverso l’empowerment femminile possiamo costruire una società più equa e progressista.

Con il progetto Prospettiva VentiTrenta vogliamo proporre un’inversione di rotta, promuovendo consapevolezza contro i ruoli di genere.

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Progetto di Arci Il Barrio APS finanziato dalla Regione Calabria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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Essere una donna in Italia Prospettiva VentiTrenta Arci Il Barrio APS


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